Da anni, come EGE (Esperto in Gestione dell’Energia), insistiamo sull’importanza delle direttive europee nel contesto della riqualificazione energetica. Lo abbiamo enfatizzato sui nostri canali social e durante gli eventi che abbiamo ospitato. Ora, con la pubblicazione della Direttiva (UE) 2023/1791 sull’efficienza energetica nella Gazzetta Ufficiale Europea, la necessità di prestare attenzione a queste normative è diventata ancora più impellente. La nuova direttiva entrerà in vigore il 10 ottobre 2023, ponendo nuovi obblighi e opportunità per proprietari di immobili e amministratori di condominio.
Direttiva (UE) 2023/1791 l’importanza del contesto europeo
La Direttiva (UE) 2023/1791 è stata adottata mediante il meccanismo della “rifusione”, che incorpora modifiche sostanziali a regolamenti precedenti. Ciò significa che non stiamo semplicemente aggiungendo un altro strato di regole: stiamo parlando di un cambio di paradigma. L’obiettivo è ambizioso: una riduzione collettiva del consumo energetico finale dell’11,7% entro il 2030, rispetto alle previsioni formulate nel 2020. Questi obiettivi si traducono in limiti concreti al consumo di energia finale e primaria dell’UE, delineando un percorso ben definito verso un futuro più sostenibile.
Come salvaguardare il proprio patrimonio immobiliare
Per i proprietari di immobili e gli amministratori di condominio, l’articolo 8, pagina 45, della nuova direttiva è particolarmente rilevante. Queste normative non sono solo obbligatoriamente vincolanti, ma costituiscono anche una guida cruciale su come valorizzare e proteggere il patrimonio immobiliare attraverso progetti di riqualificazione energetica. Ignorarli o ritardare l’adeguamento potrebbe portare a conseguenze significative, non solo in termini di conformità ma anche di valore degli immobili.
L’Italia e la direttiva Europea
L’Italia è in ritardo nell’applicazione di queste norme, ma stiamo chiudendo il gap. Detto questo, è imperativo notare che il mercato immobiliare è destinato a evolvere molto più rapidamente della legislazione. Già ora, il mondo finanziario sta investendo esclusivamente in progetti che promuovono edifici alla classe energetica D o superiore. Questa è una tendenza che non possiamo ignorare; rappresenta una chiara indicazione di dove stiamo andando e di quali saranno i criteri per gli investimenti futuri.
Norme Europee flessibilità e ambizione nazionale
Interessante è anche notare che la direttiva offre una certa flessibilità agli Stati membri, permettendo di adottare misure più stringenti se lo desiderano. Questa è una doppia arma: mentre offre la possibilità di superare i requisiti minimi, impone anche la responsabilità di notificare tali scelte alla Commissione Europea. Gli Stati membri devono delineare i loro contributi nazionali indicativi e le traiettorie per il raggiungimento degli obiettivi nei piani nazionali integrati per l’energia e il clima (PNEC), che saranno definitivi nel 2024.
La necessità di consulenza di un EGE Esperto in Gestione dell’Energia
In questa complessa e rapida evoluzione del quadro normativo, l’expertise di un EGE come i tecnici di C.S.T. EBM è più che mai fondamentale. Possiamo aiutare a navigare attraverso queste acque difficili, offrendo consulenza esperta e strategie ben ponderate per affrontare le sfide e le opportunità che questi nuovi obblighi e obiettivi energetici presentano.
Il nostro consiglio è inequivocabile: scaricate la Direttiva (UE) 2023/1791. Non è più una questione di ‘se’ ma di ‘quando’ queste normative influenzeranno direttamente il valore del vostro patrimonio immobiliare. Prepararsi ora è non solo prudente, ma essenziale.
Il tempo stringe. La direttiva è già in vigore e il futuro non aspetta. Navigare con saggezza in questo nuovo quadro normativo è cruciale per la valorizzazione e la sostenibilità del vostro patrimonio immobiliare.
Scarica ora la Direttiva (UE) 2023/1791 per comprendere appieno come proteggere e valorizzare il tuo patrimonio immobiliare attraverso la riqualificazione energetica.
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DIRETTIVA (UE) 20231791 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
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